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Topic: [220062] per gli appassionati di twilight

[-220062] RobynPlayer (IT1) [None] :: Aug. 14, 2014, 8:02 p.m.
ho deciso di uscire completamente dagli schemi e postare un racconto che avevo iniziato tempo fà a scrivere, è diviso in due punti di vista, l'ho scritto più che altro perchè mi ero appassionata alla storia di twilight, non credo che il mio modo di scrivere potrà piacere a tutti ma pazienza :P.
Naturalmente si tratta di una storia fra due giovani una versione tipo bella ed edward, la prima parte sarà il punto di vista del protagonista... spero vi piaccia e che non siate troppo critici ^_^


Non so come,non ricordo molto di quei giorni ma ora ero qui con loro,la mia nuova famiglia, una famiglia alquanto strana,bé non che io sia normale anzi;i miei occhi,ancora un po scuri,iniziavano ad avere il loro tipico colore dorato che li distingueva dagli altri della loro,della nostra specie...ancora era difficile per me abituarmi all'idea ma non vi erano dubbi che ero come loro.
Mi avevano dato un nome perché io non ricordavo proprio nulla del mio passato,l'unico mio ricordo era quando li avevo incontrati o meglio quando loro mi avevano trovato...
Mi trovavo nel bosco(non ho idea di come ci sia finito)a ridosso di una piccola cascata,ero immobile,come morto e forse era quello che volevo,i miei occhi erano di un nero profondo,li potevo vedere riflessi nell'acqua,la gola mi bruciava terribilmente ma mi ostinavo a restare li fermo senza respirare per evitare di fiutare l'odore che avrebbe dissetato la mia sete ed era per questo che non sentii il loro odore però potevo percepire tutto il resto,i mie sensi erano così affinati che nulla poteva sfuggirmi...si muovevano agili e veloci(ok dire veloci era ridicolo),erano in 8 non potevo sbagliarmi e stavano venendo verso di me;continuai a restare immobile attendendo il loro arrivo e forse speravo che mi vedessero e che ponessero fine al mio tor-mento...ed é ciò che fecero in un certo senso...
La prima ad accorgersi di me era una ragazza minuta con capelli corti e l'aria sbarazzina mi si avvicinò sorridendo come se mi conoscesse da tanto(io ero certo di non averla mai vista),dietro di lei,in atteggiamento difensivo,vi era un ragazzo biondo che subito fu affiancato dal resto del gruppo...una cosa attirò subito la mia attenzione,il colore dei loro occhi...
"Visto che avevo ragione?" disse la ragazza dall'aria sbarazzina agli altri mentre uno di loro mi si accostò senza timore
"Come sempre,Alice" rispose quello che mi si era avvicinato e che ora mi stava accarezzando il braccio come per tranquillizzarmi
"Non temere non vogliamo farti del male,io mi chiamo Carlisle e questa è la mia famiglia" mi disse con dolcezza al che io li guardai uno per uno senza emozioni o meglio con il desiderio che mi attaccassero e ponessero fine alla mia non esistenza ma sarebbe stata una speranza vana dato che mi aveva appena detto che non avevano intenzione di farmi del male...
"Dobbiamo portarlo subito a casa"continuò" é messo molto male,sembrerebbe che non si alimenta da mesi"
"Ma perché si trova qui in questo stato?!" chiese un'altra delle ragazze presenti,una bionda.
"Vuole morire ma non ricorda nulla del suo passato" intervenne uno dei ragazzi ed io non potei fare a meno di guardarlo meravigliato perché aveva appena riferito i miei pensieri
"Come si chiama?" chiese la donna vicino a Carlisle con un tono di voce che sembrava soffrisse per me
"Non sa neanche questo,é come se si fosse appena svegliato o che fosse appena nato,non ricorda nulla di se stesso né il perché voglia morire" intervenne ancora quel tipo che,ormai ne ero certo,leggeva nei miei pensieri;feci per alzarmi infastidito da tale intromissione ma,appena drizzai le gambe,mi ritrovai sulle ginocchia indebolito dalla troppa astinenza
"Non sforzarti ora ci siamo noi,vedrai che ti riprenderai presto" ancora Carlisle ma possibile che non capissero che volevo solo farla finita?Guardai il tipo che riusciva a leggermi nella mente attendendo che riferisse i miei pensieri agli altri
"Se proprio ci tieni diglielo di persona !" mi sfidò mentre stringeva la mano alla ragazza vicino a lui che mi guardava con dolcezza...questo era troppo,raccolsi le poche energie che mi restavano e mi precipitai lontano da loro...sentii i loro commenti mentre mi allontanavo e rimasi nuovamente meravigliato perché erano affascinati dalla mia velocità,Carlisle tranquillizzò qualcuno che si preoccupava...per me?...
Era tremendo il fatto di non poter dormire o solo di non poter perdere i sensi perché quando non hai più un briciolo di forze e il tuo solo pensiero é quello di chiudere gli occhi e la mente da ciò che ti circonda,pensa che nervi essere trattato come un infermo e venire trasportato contro la propria volontà chissà dove...ma un momento,come avevano fatto a ritrovarmi? Perché continuavo ad avere questi vuoti di memoria? ... Sospirai rassegnato mentre Carlisle mi trasportava e poi,nuovamente un vuoto di memoria perché ora ero nella loro casa adagiato su un divano a bere proprio ciò che tanto detestavo ma non riuscivo più ad imporre la mia misera volontà al desiderio del mio corpo privato da troppo tempo...
E così eccomi qui,insieme alla mia nuova famiglia in cerca di un motivo per vivere...Era più di un anno ormai che ero con i Cullen,il nome che mi avevano dato era Richard,non capisco perché si siano tanto impegnati a cercarmene uno quando bastava che lo chiedessero ad Alice.
"Quindi Richard per te questa sarà la prova del fuoco" disse Carlisle,...grande!!proprio quello che volevo,ritrovarmi circondato dagli umani e dal loro accattivante odore...feci una smorfia che la diceva tutta su ciò che pensavo ma Carlisle sorrise
"Tranquillo i tuoi fratelli non ti perderanno mai di vista e poi non credi che sia arrivato il momento di uscire dal tuo guscio?"
Io mi ci trovavo bene nel mio guscio,nessuna tentazione e nessun rimorso ma Carlisle non la vedeva così e,a dire il vero io invidiavo molto quel loro modo di vivere,era normale come avrei voluto che fosse la mia vita...
"Ho solo paura di non farcela!" dissi...parlavo molto poco e ogni volta restavo come ammaliato al suono della mia voce che Bella aveva definito a dir poco suadente.
"E' normale ma poi ci farai l'abitudine vedrai" sembrava sicuro di quello che diceva per cui decisi di essere ottimista,o quasi...chiesi,anzi supplicai,Edward e Jasper di non allontanarsi mai da me e di tenermi,per così dire,d'occhio e i due annuirono allegri ma non me la presi perché,dopo un anno,avevo avuto modo di conoscerli e fra di noi si era instaurato un bel rapporto;
Edward conosceva tutti i miei pensieri e Jasper tutte le mie emozioni....
Salimmo sulle auto(non potevano sceglierle meno appariscenti?)diretti a scuola... io , Edward ,Bella , Jasper e Alice ci eravamo iscritti al secondo anno,mentre Rosalie e Emmett erano al terzo(beati loro che avrebbero terminato prima),sospirai per quella che forse era la centesima volta
"Vedrai che non é così terribile!" cercò di convincermi per l'ennesima volta Edward con Bella che se la rideva al suo fianco.
Giunti al parcheggio non potei evitare di sentire tutti i WOW dei ragazzi al nostro passaggio e nuovamente mi innervosii pensando che avremmo dovuto prendere delle macchine meno appariscenti,macchine che non dessero nell'occhio...
"Ci piace andare veloci e poi dobbiamo salvare le apparenze..."mi rispose"...siamo pur sempre benestanti per cui fuori dalla loro portata..."continuò a sorridere"...vedrai come ci snobberanno subito e inizieranno a farci oggetto dei loro pettegolezzi".
"Oh! che bella prospettiva!" esclamai ma la sua logica mi tranquillizzò...nessun umano che mi si avvicina? nessuna tentazione di azzannare qualche collo...per me andava più che bene.
Uscii molto lentamente cercando di non pensare agli odori che mi investirono prepotentemente e subito le mie guardie personali erano lì pronte a tenermi
"Tutto ok?" domandò Jasper
"Solo un attimo..."risposi"...si,posso farcela...ok andiamo" respirai a fondo(grave errore)ma riuscii a resistere per cui mi incamminai dietro i miei fratelli. Arrivati in segreteria ci diedero gli orari delle nostre lezioni ...(se fosse stato possibile sarei sbiancato ulteriormente)nessuno dei nostri orari coincideva,scambiai un occhiata con gli altri mentre Edward cercava di modificare almeno alcuni degli orari ma l'umana dietro il bancone non ne voleva sapere ed insisteva che era volere del preside che noi Cullen non stessimo nelle stesse classi...a mala pena percepii il tocco di Jasper tanto ero sotto shock...
"Tranquillo Rich,abbiamo un piano d'emergenza" mi sussurrò attirando la mia attenzione con il nomignolo che utilizzava Alice
"Carlisle ha preparato un certificato medico apposta per te nel caso non ti sentissi sicuro di farcela..."continuò Edward"...tu devi solo fingere di avere mal di stomaco e via,senza neanche passare in infermeria" come la faceva semplice lui!
Feci un altro respiro profondo(grave,gravissimo errore...dovevo ricordarmi di evitarlo)e subito mi ritrovai a tenermi la bocca con forza come se volesse scappare;
"Esattamente così" mi disse a bassa voce Jasper e il suo tono non era divertito perché lui sapeva ciò che provavo,in questo mi era più vicino degli altri.
Non so se fossi mai andato a scuola ma di una cosa ero sicuro...la odiavo...e poi era noiosa,tutto ciò che veniva detto io già la conoscevo per cui,i primi minuti feci finta di seguire ma poi mi stufai e cominciai a guardarmi intorno,però puntualmente l'insegnante mi obbligava a seguire la lezione oppure tentava di prendermi in contropiede con domande a cui davo prontamente la risposta corretta...l'unica cosa positiva di quelle prime ore era che nessuno aveva voglia di sedersi vicino a me...ovvio,ero diventato l'oggetto principale delle attenzioni degli insegnanti...
A pranzo ci ritrovammo tutti alla mensa,per me fu un sollievo la loro vicinanza,anche Rosalie e Emmett si sedettero vicini a noi e come aveva detto Edward il nostro tavolo divenne subito oggetto delle chiacchiere di tutti,io li sentivo bene anche se bisbigliavano ed Edward percepiva i loro pensieri il che lo faceva molto spesso sorridere...le ragazze erano al centro delle discussioni dei maschi mentre noi...bé,non saprei chi faceva più commenti lascivi sul nostro aspetto però una cosa mi fece storcere la bocca...io ero l'unico del gruppo che non faceva coppia per cui ero quello disponibile...guardai Edward con aria terrorizzata immaginandomi circondato da tutte quelle studentesse...e lui sorrise per poi mettere al corrente gli altri dei miei pensieri (ma perché continuavo a chiamarli miei ancora non lo capivo).
Dopo il pranzo a me sarebbe toccata l'ora di ginnastica ma Carlisle (mai gli vorrò bene come in quel momento)aveva rilasciato un certificato per tutti noi in cui dichiarava che per via della nostra salute cagionevole(vedendo il nostro pallore nessuno poteva dargli torto)eravamo esonerati da qualsiasi attività fisica...e così avevo un'intera ora per me ma mi resi conto che era anche peggio del dover seguire qualche lezione per cui mi rifugiai in biblioteca e presi un libro tanto per far passare il tempo.
L'ultima ora era la più interessante e il prof. una vera sagoma,mi piaceva,era divertente però dovevo fare attenzione a non espormi troppo con il mio talento(neanche sapevo di averlo;certo é proprio stressante non ricordare nulla di se stessi)per cui cercai di rovinare il più possibile lo schizzo che avevo appena disegnato,non volevo certo diventare il nuovo Michelangelo,ma servì a ben poco perché il prof. si soffermò sul mio disegno con gli occhi che per poco non gli uscirono dalle orbite...Accidenti a me,così alla fine fui al centro dell'attenzione dalla prima all'ultima ora....
"Adesso fai un bel respiro" disse con ironia Emmett quando giungemmo a casa ma io mi limitai ad ignorarlo,ero troppo avvilito per cominciare con una bella scazzottata con lui,scossi la testa e feci per entrare in casa ma Esme era lì in attesa con quel suo sguardo dolce e pronto a consolarmi.
"Avanti raccontatemi tutto" disse con quella sua voce tutta miele e coccole

[3167155] danielemoccia2 [None] :: Aug. 15, 2014, 1:36 p.m.
Bellissimo racconto... anche se alla fine non molto riporta a Twilight hai reso un idea del contesto.

[3167178] RobynPlayer (IT1) [None] :: Aug. 15, 2014, 4:47 p.m.
danielemoccia2 ha scritto: »
Bellissimo racconto... anche se alla fine non molto riporta a Twilight hai reso un idea del contesto.

in realtà non è finito.. ma non sò se pubblico il resto

[3167182] messi2003 (IT1) [None] :: Aug. 15, 2014, 5:05 p.m.
non ho letto nulla ma come te ne tiene di scrivere ehehhe

[3167183] RobynPlayer (IT1) [None] :: Aug. 15, 2014, 5:12 p.m.
è un copia incolla se non si capisce ma tranquilli che non penso di postare i continui.. grazie dei commenti

[3167233] danielemoccia2 [None] :: Aug. 16, 2014, 1:36 p.m.
robybet74 ha scritto: »
in realtà non è finito.. ma non sò se pubblico il resto

Beh, allora aspetto impaziente il continuo :)

[3167294] RobynPlayer (IT1) [None] :: Aug. 17, 2014, 6:54 a.m.
danielemoccia2 ha scritto: »
Beh, allora aspetto impaziente il continuo :)

ti ringrazio , ma è un pò lungo e a quanto pare sei l'unico a cui non dispiace leggerlo.

[3168906] danielemoccia2 [None] :: Sept. 2, 2014, 2:36 p.m.
robybet74 ha scritto: »
ti ringrazio , ma è un pò lungo e a quanto pare sei l'unico a cui non dispiace leggerlo.

Probabilmente c'è molta gente che lo legge con poco dispiacere. Se le indifferenze si basano sulla lunghezza allora i libri non dovrebbero esistere.

[3168918] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 2, 2014, 6:21 p.m.
se ti piace davvero daniele, allora metterò il continuo solo per te ^_^.....

"La routine del primo giorno si susseguì per altri tre giorni,a scuola mi avevano dato un soprannome che però non mi dispiaceva,ora ero conosciuto come il bel tenebroso(il che non si allontanava molto dalla verità).
Il quarto giorno sembrava uguale agli altri ma io mi accorsi subito di un odore nuovo nell'aria,non saprei descriverlo ma mi fece stringere lo stomaco tanto era -delizioso-;nessuno degli altri lo aveva ancora percepito perché i miei sensi erano superiori ai loro.
Finalmente anch'io mi divertivo a scuola durante le lezioni,i miei prof. avevano instaurato una specie di battaglia con me tanto che i miei compagni di classe stavano già facendo scommesse su chi avrebbe perso... io conoscevo già i risultati,per cui non sarebbe stato corretto puntare su me stesso...ormai ero conosciuto anche come l'enciclopedia ambulante(questo soprannome non mi entusiasmava molto).
Ora di pranzo,tutto come al solito ma questa volta gli oggetti dei discorsi non eravamo noi ma...e riecco quel profumo,anche gli altri ora lo sentivano e,non so se esserne felice o meno,si voltarono tutti verso di me temendo che potessi cedere...cercai di concentrarmi sui loro sguardi per non pensare a quel profumo così invitante che si stava avvicinando poi qualcosa attirò la nostra attenzione.
"Oh,guardate! la morta vivente si é rifatta viva" rise del gioco di parole una delle ragazze che era ai miei stessi corsi...fu allora che la vidi...era pallida più di noi,i capelli gli arrivavano alle scapole,erano lisci e di un bel biondo dorato e il suo viso...neanche Bella gli era paragonabile ma il suo sguardo era pieno di sofferenza...mi si strinse il cuore(naturalmente quello simbolico)quando la vidi,anche se non avessi avuto i miei sensi super sviluppati avrei capito che non stava bene-e quella strega continuava a deriderla-credo che fu questo a farmi scattare perché mi ritrovai in piedi a guardare con rabbia quel gruppo di streghe scacciando con un gesto la mano che mi tratteneva il braccio...
"Questa é la prima volta che mi capita di vedere delle streghe che osano aprire bocca per invidia" dissi a denti stretti ottenendo l'effetto sperato...Marì e le sue amiche abbassarono prontamente il viso che gli era diventato paonazzo per l'imbarazzo di essere state riprese dal-il soprannome me lo avevano affibbiato proprio loro-bel tenebroso mentre la bellissima ragazza si voltò stupefatta verso di me...quella fu la prima volta che i nostri sguardi si incrociarono...purtroppo una maledetta folata di vento mi portò con forza il suo profumo ed io mi piegai in due tenendomi sia la bocca che lo stomaco...
"Te lo avevo detto di stare calmo,di non agitarti..." sospirò Edward-lo ringraziai dal profondo perché mi sta*va coprendo le spalle-
"...quante volte te lo deve dire nostro padre che l'agitazione non ti aiuta per niente?"-grande recitazione ma ora aiutami ad uscire da qui-gli rivolsi la mia supplica mentale sapendo che mi stava ascoltando e,infatti,mi sostenne fino a che non giungemmo alla macchina poi se ne andò sorridendo lasciandomi con i miei pensieri...chiusi gli occhi per rivedere quel magnifico viso e mi ci persi...
Ecco era accaduto di nuovo,un vuoto di memoria,mi ritrovai a casa senza sapere come,quando ci ero arrivato,sapevo solo che ero nella mia stanza e che di sotto stavano ridendo di qualcosa poi mi sentii chiamare e prima che terminassero di fare il mio nome,ero già lì in mezzo a loro aspettandomi un rimprovero che però non venne.
"Mi sarebbe piaciuto esserci..." disse Carlisle per poi rivolgersi a me"...ti sei comportato veramente bene figliolo,quella povera ragazza é molto malata,pensa che ha cercato di tornare a scuola solo oggi perché la sua salute la porta a stare più in ospedale che in qualsiasi altro posto..."poi sembrò riflettere"...é stata dimessa solo questa mattina ma non credevo che sarebbe andata direttamente a scuola,non capisco perché rischiare così la vita ma forse é perché sa di non avere niente da perdere per cui cerca di fare più esperienze possibili prima che il suo cuore o i suoi polmoni cedano" sospirò profondamente dispiaciuto il che me lo rese più caro di quanto credessi,però le sue parole mi colpirono come lame...non potevo credere che una creatura di tale bellezza potesse svanire...tornai in camera mia addolorato per la sorte di quella ragazza,non dissi nulla a Carlisle di questo mio rinnovato vuoto di memoria...era assurdo pensare che i miei fossero dei problemi quando nella mia mente c'era solo il suo volto...
Non so cosa fu a spingermi a fare quell'azzardo ma uscii di casa celando i miei pensieri e mi avviai di corsa verso la città,cercando di fiutare la sua scia per poterla rivedere...continuavo ad abbinare quel profumo al suo viso per convincermi che per nulla al mondo gli avrei potuto fare del male...Carlisle non sarebbe stato affatto contento,i miei occhi non avevano ancora acquistato quel colore dorato che ci distingueva dagli altri e che sarebbero stati un chiaro segno che il mio corpo aveva accettato la nuova dieta rendendomi più forte al desiderio di avventarmi su di un umano ma,non so perché,mi sentivo sicuro,sapevo che non sarei mai riuscito a farle del male...
All'improvviso mi fermai,sentivo il suo odore,era ancora molto lontano ma lo percepivo come se stesse proprio di fronte a me,mi legai a quella scia e la seguii fino a che non mi avvolse e poi...altro vuoto di memo-ria,perché ora ero lì che la guardavo dormire ed ebbi paura...
Tornai a casa il più in fretta possibile,dovevo a tutti i costi capire cosa mi succedeva,specialmente quando non ricordavo più nulla...
"Carlisle!!" gridai prima ancora di giungere in casa e poi gli crollai fra le braccia in cerca di aiuto...gli raccontai tutto sperando di trovare sia delle risposte che ...
"...Sono certo che non gli farei mai del male ma se avessi un vuoto proprio quando sono vicino a lei?Ho paura perché non so cosa mi succede in quei momenti...e se dovessi fare del male a qualcuno?Se dovessi attaccare anche voi?" mi tenevo la testa fra le mani desiderando schiacciarla mentre Carlisle rifletteva tenendo il braccio sulle mie spalle.
"Non credo che sia così grave...!" disse dopo un po"...certo é solo la mia teoria per cui potrei anche sbagliarmi ma credo che dipenda tutto dal tuo grado di concentrazione,quando ti concentri su qualcosa che ritieni più importante allora la tua mente annulla tutto il resto o meglio sposta le altre informazioni su un'altra scala per cui anche se non trovi interesse in qualcosa,questo non significa che lo annulli,é un po come per le lezioni,anche se non le segui conosci lo stesso le risposte alle domande che ti vengono poste e questo perché il tuo udito le ha memorizzate lo stesso...comunque se vuoi stare più sicuro noi terremo d'occhio i tuoi movimenti e i tuoi pensieri" mi disse e la cosa un po mi tranquillizzò dopo di che fece ciò che mi aspettavo,mi si mise di fronte poggiandomi le mani sulle spalle ed io non potei evitare di beccarmi un bel rimprovero per aver cercato di rivederla.

[3168933] danielemoccia2 [None] :: Sept. 2, 2014, 9:33 p.m.
Bellissimo anche questo pezzo. Certo che la creatività non ti manca...

[3168988] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 3, 2014, 7:24 p.m.
Non ero mai stato così ansioso di andare a scuola e la cosa non sfuggì al resto della famiglia,nelle mie orecchie stavano riecheggiando le risate di Emmett che andavano di pari passo con i borbottii di Rosalie ...non ci voleva un genio per capire che non approvava la mia euforia al pensiero di rivedere quella ragazza...
Arrivati a scuola non stavo più nella pelle,percepivo il suo profumo per cui mi guardavo continuamente intorno perché non riuscivo a vederla,poi entrai in classe ed eccola lì,seduta nell'unico posto libero,ovvero vicino al mio,ebbi un fremito e respirai a fondo,sorrisi perché ora ero consapevole del mio autocontrollo e così andai dritto al mio posto e la guardai...
"Ciao,io sono Richard Cullen" la salutai e lei alzò lo sguardo meravigliata come il giorno prima a mensa...
"C-ciao..."sembrava intimorita e me ne dispiacque"...io mi chiamo Nicole Thomson,tu sei il ragazzo che mi ha difeso ieri..."non era una domanda ed io mi limitai a sorridere alzando le spalle"...ti senti bene oggi?" mi chiese ed io non compresi subito il perché di tale domanda poi mi ricordai della messinscena ed annuii.
"Non era nulla,ho solo lo stomaco un po debole per cui devo evitare di innervosirmi ma grazie che ti sei preoccupata per me" continuai a sorridere mentre mi perdevo nei suoi occhi verdi.
"Sono io che dovrei ringraziarti,era la prima volta che qualcuno mi difendeva dalle cattiverie di Marì..."a quel punto sembrò riflettere "...mi dispiace che hai dovuto saltare le altre lezioni a causa mia"-era veramente dispiaciuta ma perché?-
"Non vedo cosa c'entri tu se il mio stomaco fa cilecca..."dissi senza rendermi conto che la lezione era già iniziata e,come sempre,il prof. mi stava osservando"...e comunque eccomi ancora qui seduto sulla stessa sedia ad ascoltare queste meravigliose lezioni." Dissi e sollevai lo sguardo sul prof. che mi si era avvicinato con sguardo truce...rieccoci con l'interrogazione a sorpresa,pensai mentre mi giungevano limpidi i bisbiglii dei compagni che stavano scommettendo...
"Signor Cullen potrebbe almeno fingere di seguire la lezione senza dover disturbare i suoi compagni di classe?" domandò ormai rassegnato(e così addio scommesse)
"Ma io seguo tutte le lezioni..." finsi innocenza"...é solo che non riesco a restare troppo concentrato a lun*go...non so come spiegarlo ma la mia mente segue meglio quando é distratta,altrimenti mi viene un forte mal di testa ed allora...non capisco più ciò che viene detto"-ho paura di non essere troppo bravo a mentire-ma,chissà perché,il mio caro prof. accettò la spiegazione pregandomi solo di evitare di distrarre gli altri(e per altri compresi che si riferiva a Nicole)...sospirai e annuii ma poi guardai Nicole che sorrideva e subito dimenticai ciò che aveva detto il prof.
"Posso farti una domanda?..." attesi il suo consenso"...Carlisle mi ha detto che passi molto tempo in ospedale,se non sono troppo indiscreto posso chiederti di cosa sei malata?" forse avevo sbagliato perché subito abbassò lo sguardo e rimase in silenzio,feci per dire altro ma lei tornò a guardarmi
"Sei il primo che mostra interesse per la mia salute,mi hai preso in contropiede,scusa la mia reazione però ...vorrei tanto poter dire di essere malata almeno potrei sperare in una cura ma la mia non é una malattia é solo un difetto genetico...alla fine i miei genitori si sono rivelati incompatibili sotto tutti gli aspetti."
Era triste mentre parlava e mi dispiacque ma poi sorrisi
"Non conosco la tua famiglia ma ti assicuro che c'è una cosa per la quale sono stati molto compatibili" gli dissi ma non potei continuare perché il prof. mi si era riavvicinato.
"Richard Cullen per favore non mi obblighi a farla uscire di classe!"
"Ed ora cosa ho fatto?" chiesi innocente mentre gli altri ridevano e il prof. scuoté la testa come se non capisse se lo stessi prendendo in giro o no.
"Ricorda cosa le avevo chiesto?" sembrava nervoso
"Di non disturbare la classe" risposi con calma
"E mi dica,non ritiene che anche la signorina Thomson faccia parte della nostra classe?" questo glielo concedo...era uno tenace che non cedeva facilmente.
"Mi scusi ma dopo quattro giorni di solitudine non mi aspettavo certo di ritrovarmi nello stesso banco con la ragazza più bella di tutto il liceo!" dissi sinceramente e lasciando sbigottito il prof. che rifletté prima di continuare
"Lo sa che potrei cambiarle di posto?"-era una sfida?-

[3169822] Sconosciuto :: Sept. 11, 2014, 8:02 p.m.
sei bravissima ^_^

[3169827] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 11, 2014, 9:24 p.m.
grazie... domani se riesco metterò la prima parte della versione di lei...

[3169835] Carli1997m [None] :: Sept. 12, 2014, 7:47 a.m.
Non ho mai visto twilight, solo i trailer e conosco poco il libro, anzi quasi niente; quindi non so dire se questo racconto assomiglia un pò a twilight.
Io leggo molto, e devo dire che è fatto molto bene, a livello letterale; certo, c'è qualche errore dovuto al copia incolla, ma per il resto è fatto molto bene. Si riesce a capire tutte le azioni e/o pensieri del protagonista, più i vari comportamenti.

Non so come hai fatto ad avere tutta questa immaginazione, è davvero notevole. Forse perchè appunto, avendo letto il libro o visto il film (ma penso di più letto il libro), possono venire in mente spunti per una nuova storia, che abbia come "traccia" il racconto letto in precedenza (o visto attraverso il film).
Complimenti, bel racconto.

[3169902] ussaro alato (IT1) [IT1] :: Sept. 12, 2014, 11:39 a.m.
robybet74 ha scritto: »
grazie... domani se riesco metterò la prima parte della versione di lei...

non ne so quasi nulla di twilight, ma appena ho 5 minuti mi leggo tutto, comunque esistono concorsi per coloro che amano scrivere, perché non proponi il tuo racconto

[3169976] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 12, 2014, 5:10 p.m.
Carli1997m ha scritto: »
Non ho mai visto twilight, solo i trailer e conosco poco il libro, anzi quasi niente; quindi non so dire se questo racconto assomiglia un pò a twilight.
Io leggo molto, e devo dire che è fatto molto bene, a livello letterale; certo, c'è qualche errore dovuto al copia incolla, ma per il resto è fatto molto bene. Si riesce a capire tutte le azioni e/o pensieri del protagonista, più i vari comportamenti.

Non so come hai fatto ad avere tutta questa immaginazione, è davvero notevole. Forse perchè appunto, avendo letto il libro o visto il film (ma penso di più letto il libro), possono venire in mente spunti per una nuova storia, che abbia come "traccia" il racconto letto in precedenza (o visto attraverso il film).
Complimenti, bel racconto.

hai indovinato pienamente.. ho sia letto i libri che visto i film ( sono 3 ).. infatti più avanti ci sarà un collegamento diretto con i racconti originali, prendendo spunto da quell'evento scritto dall'autrice ho trovato l'aggancio che unisce i suoi e il mio racconto. ( grazie per i complimenti )

[3169977] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 12, 2014, 5:13 p.m.
ed ora come detto ieri inizierò a postare anche il punto di vista della protagonista, cercherò di farli proseguire il più precisi possibile ma al momento solo la versione del protagonista è terminata mentre quella di lei è in fase di sviluppo ( spero di riuscire a finire anche quella :(( )


Ero stanca di questa vita,della mia quasi-vita,perché ormai l'ospedale si stava trasformando nella mia casa visto il tempo che ci passavo....
La scuola era cominciata già da tre giorni ed io ero inchiodata ad un letto bianco,uno fra tanti;
Come al solito,da quando cinque anni fa sono venuta a vivere con mia madre,anche se è più corretto dire che mi hanno trasferita,la mia presenza sembra risultare una cosa assai fastidiosa e le sue continue lamentele per non parlare delle sue sfuriate per ogni stupida cosa non fanno altro che rendermi ipertesa il che non è affatto benefico per il mio corpo già logorato dal giorno della mia nascita.
Ero diventata brava ad ignorare le lamentele di mia madre ma a volte era così pesante che mi faceva crollare,il mio debole cuore perdeva i suoi battiti e i miei piccoli polmoni non riuscivano a contenere il troppo ossigeno che li inondava.
E così ero crollata a terra e mi avevano portato d'urgenza in ospedale....
Tre giorni di noia totale,ecco ciò che mi succedeva in ospedale anche se tra le infermiere correvano mormorii sciocchi su di un nuovo dottore che si era appena trasferito....perfino alcune pazienti ne parlavano e le continue allusioni al suo aspetto cominciavano ad imbarazzarmi....mi stavo stancando di sentirlo nominare,non lo avevo mai visto per cui non potevo sapere se tutte le loro dicerie fossero vere.
Come d'abitudine,mi svegliai molto presto questa mattina e decisi che ero stanca di stare inchiodata in questo letto così mi alzai e mi vestii mentre mi preparavo mentalmente ad affrontare quei medici che avrebbero sicuramente insistito affinché tornassi in corsia e in effetti è ciò che accadde ma io non avevo voglia di essere la loro cavia per cui mi impuntai e stavo per innervosirmi della loro insistenza quando arrivò il nuovo dottore.
Aveva una voce molto calda e riposante,mi girai e spalancai gli occhi nel vederne l'aspetto....Il dottor Cullen,ecco come si chiamava e il suo nome mi venne in mente accompagnato da tutte le espressioni che avevo udito sia dalle infermiere che dalle pazienti in quei giorni....
_”Non vedo il motivo per cui non possiamo rimandarla a casa,sia che rimanga o che vada,la sua situazione clinica non cambierà anzi,frequentare i luoghi a lei più cari,potrà aiutarla a sentirsi meglio.”_ Disse il dottor Cullen e io rimasi stupita dal fatto che gli altri medici appoggiarono subito le sue parole....gliene fui veramente grata...
Uscii dall'ospedale con il sorriso sulle labbra,era ancora presto quindi avrei fatto in tempo; Mi incamminai sapendo ciò a cui andavo incontro.
La distanza era minore rispetto a quella che avrei percorso da casa ma,purtroppo,era quasi tutta in salita e infatti,arrivai con il fiato corto e il cuore a mille...andai in infermeria e l'infermiera mi fece distendere poi mi addormentai....
Riaprii gli occhi al suono della campanella,si era fatta l'una e gli studenti si stavano dirigendo a mensa,mi alzai e andai in segreteria per confermare la mia iscrizione e per farmi dare gli orari delle mie lezioni poi mi diressi a mensa,non avevo i soldi per il pranzo ma non mi importava,volevo stare in mezzo agli altri studenti e cercare di sembrare come loro....
_”Oh,guardate!La morta vivente si è rifatta viva.”_Nel sentire la sua voce mi fermai e abbassai il viso,mi ero dimenticata di Marì e delle sue amiche ma non mi meravigliai molto dato che il primo anno ero l'oggetto delle loro cattiverie....mi rassegnai,anche questo faceva parte delle esperienze della mia vita anche se era un'esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno...

[3169978] ussaro alato (IT1) [IT1] :: Sept. 12, 2014, 5:27 p.m.
robybet74 ha scritto: »
ed ora come detto ieri inizierò a postare anche il punto di vista della protagonista, cercherò di farli proseguire il più precisi possibile ma al momento solo la versione del protagonista è terminata mentre quella di lei è in fase di sviluppo ( spero di riuscire a finire anche quella :(( )


Ero stanca di questa vita,della mia quasi-vita,perché ormai l'ospedale si stava trasformando nella mia casa visto il tempo che ci passavo....
La scuola era cominciata già da tre giorni ed io ero inchiodata ad un letto bianco,uno fra tanti;
Come al solito,da quando cinque anni fa sono venuta a vivere con mia madre,anche se è più corretto dire che mi hanno trasferita,la mia presenza sembra risultare una cosa assai fastidiosa e le sue continue lamentele per non parlare delle sue sfuriate per ogni stupida cosa non fanno altro che rendermi ipertesa il che non è affatto benefico per il mio corpo già logorato dal giorno della mia nascita.
Ero diventata brava ad ignorare le lamentele di mia madre ma a volte era così pesante che mi faceva crollare,il mio debole cuore perdeva i suoi battiti e i miei piccoli polmoni non riuscivano a contenere il troppo ossigeno che li inondava.
E così ero crollata a terra e mi avevano portato d'urgenza in ospedale....
Tre giorni di noia totale,ecco ciò che mi succedeva in ospedale anche se tra le infermiere correvano mormorii sciocchi su di un nuovo dottore che si era appena trasferito....perfino alcune pazienti ne parlavano e le continue allusioni al suo aspetto cominciavano ad imbarazzarmi....mi stavo stancando di sentirlo nominare,non lo avevo mai visto per cui non potevo sapere se tutte le loro dicerie fossero vere.
Come d'abitudine,mi svegliai molto presto questa mattina e decisi che ero stanca di stare inchiodata in questo letto così mi alzai e mi vestii mentre mi preparavo mentalmente ad affrontare quei medici che avrebbero sicuramente insistito affinché tornassi in corsia e in effetti è ciò che accadde ma io non avevo voglia di essere la loro cavia per cui mi impuntai e stavo per innervosirmi della loro insistenza quando arrivò il nuovo dottore.
Aveva una voce molto calda e riposante,mi girai e spalancai gli occhi nel vederne l'aspetto....Il dottor Cullen,ecco come si chiamava e il suo nome mi venne in mente accompagnato da tutte le espressioni che avevo udito sia dalle infermiere che dalle pazienti in quei giorni....
_”Non vedo il motivo per cui non possiamo rimandarla a casa,sia che rimanga o che vada,la sua situazione clinica non cambierà anzi,frequentare i luoghi a lei più cari,potrà aiutarla a sentirsi meglio.”_ Disse il dottor Cullen e io rimasi stupita dal fatto che gli altri medici appoggiarono subito le sue parole....gliene fui veramente grata...
Uscii dall'ospedale con il sorriso sulle labbra,era ancora presto quindi avrei fatto in tempo; Mi incamminai sapendo ciò a cui andavo incontro.
La distanza era minore rispetto a quella che avrei percorso da casa ma,purtroppo,era quasi tutta in salita e infatti,arrivai con il fiato corto e il cuore a mille...andai in infermeria e l'infermiera mi fece distendere poi mi addormentai....
Riaprii gli occhi al suono della campanella,si era fatta l'una e gli studenti si stavano dirigendo a mensa,mi alzai e andai in segreteria per confermare la mia iscrizione e per farmi dare gli orari delle mie lezioni poi mi diressi a mensa,non avevo i soldi per il pranzo ma non mi importava,volevo stare in mezzo agli altri studenti e cercare di sembrare come loro....
_”Oh,guardate!La morta vivente si è rifatta viva.”_Nel sentire la sua voce mi fermai e abbassai il viso,mi ero dimenticata di Marì e delle sue amiche ma non mi meravigliai molto dato che il primo anno ero l'oggetto delle loro cattiverie....mi rassegnai,anche questo faceva parte delle esperienze della mia vita anche se era un'esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno...

mah cosa dire... quando ti fanno scrittrice...

[3169981] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 12, 2014, 5:55 p.m.
ussaro alato ha scritto: »
non ne so quasi nulla di twilight, ma appena ho 5 minuti mi leggo tutto, comunque esistono concorsi per coloro che amano scrivere, perché non proponi il tuo racconto

ti ringrazio per il suggerimento ma non penso che l'autrice sarebbe contenta anche se il mio racconto non potrebbe mai rivaleggiare con altri.. io non sono molto brava nel raccontare le scene, mi diverto molto con i dialoghi ma alla fine diventano banali.. scrivo molte storie ( per lo più fantasy ) giusto per divertimento e per rilassarmi.

[3170103] RobynPlayer (IT1) [None] :: Sept. 13, 2014, 7:04 p.m.
_”Questa è la prima volta che mi capita di vedere delle streghe che osano aprire bocca per invidia.”_Sobbalzai al suono di quella voce che era di gran lunga più bella di quella del dottor Cullen,alzai gli occhi e arrossii quando incrociai quelli del ragazzo più bello che avessi mai visto...
All'improvviso lo vidi piegarsi mentre si portava una mano alla bocca e si teneva lo stomaco con l'altra,venne subito sostenuto da un altro ragazzo,anch'esso molto bello...
_”Te lo avevo detto di stare calmo,di non agitarti! Quante volte te lo deve dire nostro padre che l'agitazione non ti aiuta per niente?”_Era buffo il fatto che lo stesse rimproverando mentre in realtà sembrava divertito,poi lo sostenne mentre lo accompagnava fuori dalla mensa,li seguii con lo sguardo e rimasi stupita nel notare che si dirigevano al parcheggio e non in infermeria.
Mi venne la tentazione di andargli dietro ma venni fermata dal suono della campanella per cui mi diressi verso la mia lezione sperando di sentire qualcuno dei ragazzi parlare di lui.
Due ore dopo le lezioni terminarono ed io riuscii a sapere soltanto che lui e gli altri che erano al tavolo con lui,erano tutti figli adottivi del dottor Cullen ma,a parte questo e i soliti pettegolezzi sul patrimonio di quella strana famiglia,non sapei altro e comunque non avevo intenzione di fare domande specifiche su di lui.
Mi incamminai verso casa e quasi non mi resi conto del tempo che passava visto che continuavo a pensare a quel bel ragazzo dai capelli scuri e dalla carnagione chiara quasi come la mia e pensare a questo e al fatto che a mensa sembrava che stesse soffrendo,mi fece capire che molto probabilmente non godesse di buona salute e ciò mi rattristò,pensai che la vita spesse volte era ingiusta,che cercava di bilanciare ciò che aveva donato -se uno godeva di un bell'aspetto,doveva per forza di cose avere qualche altro difetto così come chi non aveva una grande bellezza,era compensato dalla simpatia e da altre doti...
Io non ero affatto vanitosa ma sapevo di essere molto bella,escludendo naturalmente il colore cadaverico della mia pelle,ero anche abbastanza intelligente,sono sempre stata tra le prime in quasi tutti i corsi,però avevo un difetto che andava oltre le malattie o altre debolezze fisiche....il mio cuore e i miei polmoni non si sviluppavano con lo stesso ritmo della mia crescita e questo aveva visto concordi tutti i medici che mi avevano visitato....sarebbe stato un miracolo se fossi riuscita ad arrivare al diploma...
Arrivai a casa e sorrisi,mia madre e suo marito non erano ancora rientrati.
Andai in cucina e mi preparai la cena,era l'unico modo per non dovermi sorbire le loro lamentele,poi corsi in camera mia,feci i pochi compiti che avevo e cominciai a scrivere il mio diario,erano quattro giorni che mancavo per cui dovevo raccontare ciò che avevo fatto....nulla di più semplice,mi ero annoiata fino alla morte....scrissi anche del nuovo dottore,il dottor Cullen,e poi scrissi di lui,di quel ragazzo così bello da sembrare uscito da un racconto fantasy....sì perché era impossibile che potesse esistere realmente in questo mondo...